Messina ha al suo interno una zona suggestiva ed unica per potenzialità e posizionamento, una zona che è il simbolo della città e rende Messina riconoscibile nel mondo, questa zona ha potenziale tanto quanto è dimenticata (ed inaccessibile) dai Messinesi: la zona Falcata
Si trova dietro la stazione centrale, precisamente in via S.Rainieri, è raggiungibile sia dalle scalinate della stazione marittima sia dal cavalcavia della Stazione FS, l’ATM la serve con 7 corse giornaliere del bus n.15, ed è una zona unica della città, è il luogo dove la città è nata e che costituisce un unicità della natura oltre a rendere Messina .. beh, Messina!
Ma quanti Messinesi hanno mai messo piede nelle falce? Quanti Messinesi conosco questa zona che porta proprio alla Madonnina del Porto (ed al relativo Forte S.Salvatore)? Sicuramente in pochi, eppure è come non aver mai visto Piazza Cairoli, la zona falcata è uno dei luoghi simbolo della città o almeno, dovrebbe!
La zona falcata in questo momento altro non è che il resto di anni di scempio, il degrado corre per almeno 1km tra erbacce, ethernit, resti di cantieri e capannoni, vecchi ed enormi silo e resti di vecchie canne fumarie. Ma come è possibile? Semplice, la speculazione industriale degli anni 80 ha fatto il suo (come per gli ex cantieri SMEB dove un finanziamento Europeo non è bastato a riparare la situazione) adibendo quell’area a Cantieristica Navale (di cui oggi resiste unicamente la Palumbo ed i resti della Rodriguez) ma il mercato tracollò e con esso l’unica cosa ad incrementare furono le udienze fallimentari in tribunale; il resto lo ha fatto la malapolitica che, dopo 30 anni, continua a condannare uno dei potenziali motori della città
E come non citare la base militare presente nell’area falcata? Una base militare di cui l’autore stenta a capirne il senso, una base militare difficilmente accessibile che però dalle immagini satellitari pare essere molto estesa, con edifici, un ristorante ed almeno due campi da gioco con vista stretto.
Senza ovviamente dimenticare i tanti abusivi che, avendo compreso che quell’area è oramai terra di nessuno, vivono in baracche o ruderi di chissà quale epoca (con tanto di cani di sorveglianza)
Nessuna entità Politica pare voler vedere la situazione, tutti se ne stanno adeguatamente alla larga dall’intervenire, continuando a negare questa zona ai cittadini, una zona che dovrebbe invece divenire perno della città anche per la sua vicinanza alla Stazione Centrale, ai traghetti ed alle navi veloci
Volete materialmente rendervi conto del disastro? Non vi preoccupate, se avete paura ad andare nella zona falcata fate bene! Lo abbiamo fatto noi per voi, a termine di questo articolo trovate infatti un reportage fotografico dell’area dove sono evidenziati i punti più critici, ai lettori ogni riflessione.
Non è più possibile dimenticarsi della zona falcata, i territori sono vivi se le persone li vivono, la zona falcata in questo momento è un anziano dimenticato dai suoi stessi figli, dai messinesi.