I Giganti che da ieri sono in bella vista in Piazza Unione Europea presso il Municipio di Messina hanno quest’anno qualcosa di diverso. Mata ha perso il gonnellino e Grifone il sottopancia, la circostanza è ben visibile nelle foto di raffronto. Figure della tradizione secolare di Messina anche loro hanno dovuto patire la crisi economica del Comune di Messina. Una crisi che ha costretto il personale del pronto intervento a sostituirsi a pittori, falegnami e a tante altre manovalanze specializzate che negli scorsi anni hanno provveduto a rendere “presentabili” i Giganti della tradizione Messinese. Però, da questo ad arrivare a non avere i “soldi” per comprare un gonnellino a Mata ce ne corre.
“Non sono riusciti a trovare una parte del gonnellino della gamba sinistra di Mata, ci dichiara una fonte che vuole mantenere l’anonimato. Anche il sottopancia di Grifone ha perso i rifinimenti dorati…secondo me, conclude, Grifone è diventato nero quest’anno per la gelosia che l’ha preso nel vedere la gamba scoperta della moglie”
Solo una mancanza di conoscenza della tradizione dei Giganti, sulla loro origine che viene fatta risalire per la statua di Grifone alla seconda metà del secolo XVI, quando la costruì Martino Montanini, fiorentino (1560), mentre solo nel 1723 conosciamo, compresa la statua di Mata, la loro attuale posizione equestre, consente di riconoscere una scusante alla superficialità applicata in questo caso.
Le due rappresentazioni o meglio le due figure statuarie equestri erano state già sottoposte a restauro negli anni 80 dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali ed è anche per questo che le statue sono sottoposte a tutti gli effetti alla tutela prevista per la legislazione dei Beni Culturali. Questo significa che solo restauratori specializzati sarebbero dovuti intervenire per quelle piccole manutenzioni che di anno in anno si rendono necessarie.
Ma forse quello che lascia ancor più interdetti è la circostanza che anche la Vara sembra aver subito tali interventi di “manutenzione” e le differenze più macroscopiche sarebbero evidenti nel posizionamento degli angeli sulla macchina votiva e sulle ali degli stessi.
Pietro Giunta.