Circa duecento studenti delle sezioni Classico, Scientifico e Linguistico del Vittorio Emanuele III si sono presentati di mattina a Palazzo dei Leoni, dopo aver sfilato lungo le vie del capoluogo messinese per esternare ancora una volta le loro ragioni.
Un atto di protesta forte, deciso, che ha fatto registrare momenti di tensione soprattutto all’interno del Palazzo della Provincia, dove gli studenti hanno alzato i toni rivendicando il diritto di poter interloquire col presidente Ricevuto per manifestargli vis à vis la frustrazione di non poter studiare in una struttura che sia degna di un liceo. «Siamo nella continua attesa che questa scuola venga costruita» hanno dichiarato gli studenti di Patti, giunti in riva allo Stretto per chiedere lumi sulla situazione attuale, «per poterci confrontare – hanno spiegato – con chi sta gestendo la faccenda ormai da troppo tempo, lasciandoci assolutamente diffidenti e insoddisfatti. Con queste intenzioni, con la speranza di poter smuovere qualcosa, ci siamo messi in moto». Alla fine l’atteso incontro col presidente c’è stato: «Dopo aver chiamato in causa, come sempre in questi casi, procedure burocratiche e legali che non sono per noi assolutamente una giustificazione valida per la questione, il presidente Ricevuto ci ha delineato in maniera più chiara la situazione, definendo anche il tempo che ancora dovrà trascorrere prima di poter procedere ulteriormente verso la costruzione della nuova scuola» hanno spiegato i ragazzi.
Durante il colloquio è emerso che il bando per la realizzazione del progetto portato avanti dalla Provincia (si tratta dell’ipotesi da 5 milioni di euro che prevede la costruzione di una struttura ex novo in un terreno di proprietà dell’istituto agrario) sarà pubblicato entro gennaio 2013. Trascorsi i 90 giorni toccherà al Consiglio provinciale esaminare le proposte pervenute ed esprimersi sul vincitore, il quale avrà a sua volta 18 mesi di tempo per realizzare l’opera. Stando a questa procedura i lavori per la costruzione del nuovo liceo potrebbero essere avviati entro il 2013 e portati a compimento entro il 2015.
Ma rimane in piedi anche la seconda ipotesi, quella compresa nel progetto da 27milioni di euro per la riqualificazione di un’ampia area cittadina e che prevede, prioritariamente, anche la costruzione del liceo scientifico. E su questo fronte entra in gioco un rimpallo di responsabilità sui presunti ritardi con cui si starebbe procedendo. Da una parte infatti, come riportato dagli studenti, «il presidente Ricevuto e i tecnici provinciali hanno assicurato di non aver ricevuto formalmente le carte del progetto per poter procedere anche in questa direzione».
Dall’altra il sindaco Aquino ha più volte ribadito di aver trasmesso formalmente i dettagli del progetto alla Provincia e di aver avuto un colloquio a quattr’occhi sia con Ricevuto che con Di Bartolo, i quali, in ordine alla proposta, avrebbero anche espresso pareri più che positivi. Probabilmente, come spesso accade, la verità sta in mezzo: dalla Provincia sono perfettamente al corrente del progetto presentato dall’Aerdas ma si attenderebbe la trasmissione, da parte della stessa società, dei dettagli riguardanti il piano finanziario relativo alla scuola e alla palestra in modo da capire se sussiste una certa compatibilità con le potenzialità finanziarie dell’ente di corso Cavour.
Intanto, per fare chiarezza su questa apparente mancanza di comprensione tra i due enti, gli studenti hanno chiesto di potere ottenere un incontro a cui dovrebbero prendere parte gli studenti, i genitori, il dirigente scolastico Scalisi, Ricevuto, Di Bartolo e Aquino.