Siracusa, sequestro di agrumi cancerogeni

Sequestro di agrumi trattati con imaxanil nel siracusano.

Quando denunciamo che i trattati di libero scambio senza le clausole di salvaguardia, gli intellettuali da salotto ci guardano con sufficienza.

Quando denunciamo l’invasione di prodotti stranieri sugli scaffali dei supermercati senza che quantomeno l’origine sia ben visibile in etichetta, qualche ex ministro ci ha accusato di diffondere fake news.

Oggi grazie ai controlli della Regione Siciliana si scopre che in un mercato da Siracusa ci sono arance spagnole trattate con prodotti tossici. Abbiamo fatto e continuiamo a fare pressione alla commissione UE affinché si attivino le clausole di salvaguardia previsti e mai attivate degli accordi di libero scambio dell’UE al fine di fermare non solo la concorrenza sleale con il settore agrumicolo, ma anche un vero e proprio attacco alla nostra salute da parte di prodotti che arrivano direttamente nelle nostre case senza dazi e spesso senza aver rispettato diritti umani, norme igienico sanitarie e di informazioni di tracciabilità”.

A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a proposito del sequestro di agrumi in un supermercato del Siracusano di una partita di limoni spagnoli trattati con Imaxanil, un funghicida potenzialmente cancerogeno. “Quanto avvenuto a Siracusa – sottolinea l’eurodeputato Corrao pone l’accento su una questione che abbiamo già segnalato alla Commissione Europea sulle bucce “non edibili” degli agrumi.

Anche in questo caso purtroppo abbiamo registrato uno scaricabarile di responsabilità tra istituzioni. Rivolgiamo pertanto un appello al ministro all’agricoltura Bellanova affinché faccia sentire la voce del nostro Paese in Europa a proposito della necessità non più rinviabili dell’attivazione di clausole di salvaguardia.

Dobbiamo inoltre congratularci con il Corpo Forestale della Regione Siciliana e ci auguriamo che la Regione potenzi i controlli e si faccia promotrice di protocolli d’intesa con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza alimentare” – conclude Corrao