La notizia della denuncia del ministro Lamorgese al sindaco di Messina, Cateno De Luca, per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, comincia a dividere il Paese.
La denuncia, scattata dopo le parole offensive pronunciate dal sindaco messinese durante il suo tentativo di bloccare il transito sullo stretto, ha scatenato non poche polemiche. Numerosissime le dichiarazioni di solidarietà sui social da parte di politici e personaggi dello spettacolo.
La dichiarazione di Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia. “Io sto con De Luca. Il Governo sottovaluta la situazione”
E’ su Facebook che Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia, esprime la propria solidarietà al sindaco De Luca, sottolineando come gli errori di Governo e Ministero dell’Interno abbiano contribuito a diffondere il caos nella popolazione.
“Nella gestione dell’emergenza Coronavirus il governo e il Ministero dell’Interno hanno inanellato un errore dietro l’altro, creando caos nella popolazione. Hanno causato il pericolosissimo esodo da Nord a Sud, non mettendo in atto le misure adeguate per contenere la diffusione del virus”.
Le posizioni quindi si dividono, nella politica così come tra i cittadini. Quello che appare evidente però, è come informazioni, volutamente o meno, parziali hanno lasciato che si diffondesse l’immagine di un sindaco “sceriffo”, che per puro protagonismo ha ignorato le comunicazioni “dei piani alti” per imporre la propria autorità.
“Ero pronto a chiedere scusa per i toni usati”.
Ha affermato De Luca parlando dei fatti accaduti il 23 marzo scorso: “Il mio era un grido di dolore in risposta alle défaillances del Governo. Avevano garantito che i mezzi in transito sullo stretto erano stati tutti controllati ed autorizzati. E così non è stato. Da una nostra ispezione infatti, abbiamo scoperto e quindi denunciato 10 persone prive di autorizzazione“.
E intanto sui social cominciano a girare post e immagini di solidarietà. Il popolo messinese, siciliano, italiano, stretto sotto un’unica morsa, manifesta come in guerra il contenuto abbia il sopravvento sulla forma.
Sicuramente toni pesanti. Sicuramente espressioni non perdonabili da parte delle istituzioni. C’è da chiedersi però se, in un momento come questo, sia più grave un sindaco che insulta il Governo, o un Governo che dichiara qualcosa poi manifestamente smentito.
GS Trischitta