Nuova allerta meteo anche per la città di Barcellona Pozzo di Gotto. Da domani 22 febbraio e per le prossimo 24-36 ore, per la Protezione Civile non potremo che considerarci in preallerta a causa del maltempo. Nessun barcellonese ha ancora dimenticato il bilancio disastroso dell’alluvione dello scorso 22 novembre, quando a mettere in ginocchio l’intera città (non solo le periferie) furono ore e ore di pioggia ininterrotta, che portarono – per le strade e dentro le case – fango, detriti e ogni altro materiale di risulta abbandonato nel letto del Torrente Longano e in quello del Torrente Idria. Il ponte di Calderà crollò, quartieri come Pozzo Perla, Petraro e Femminamorta furono completamente isolati per giorni e giorni. Non ci furono vittime, come a Saponara, ma la gente rimase a lungo incastrata nelle proprie abitazioni, colme di fango e prive di energia elettrica, oltre che di acqua potabile. Nessuno ha ancora dimenticato.
Oggi, con un’ordinanza sindacale, il primo cittadino Candeloro Nania ha deciso di imporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, invitando – tra l’altro – le attività pubbliche e private a valutare lo spessore della situazione, al fine di evitare ogni potenziale danno a cose o a persona. Firmata e diramata oggi pomeriggio, l’ordinanza ricrea nuovamente un clima di allarme e di paura tra i cittadini. Ormai, ogni nuvola e ogni acquazzone spingono all’irrazionalità, al tentativo di arginare più possibile i danni materiali.
Il 22 novembre scorso l’alluvione mise letteralmente in ginocchio la città di Barcellona Pozzo di Gotto, subito dopo fu curata e coccolata da tutti i cittadini, in particolare dai giovani che hanno ritrovato – nell’assurdità della tragedia – nuovo spirito di solidarietà e di fratellanza civica.
Per leggere l’ordinanza del Sindaco, vi invitiamo a prendere visione di questa pagina:
Carmen Fasolo