Un Sindaco Marxista Leninista e uno Pacifista

Gagliole è una cittadina di 731 anime in provincia di Macerata nelle Marche. E’ salita agli onori della ribalta per il suo Sindaco, Mauro Riccioni, che per mantenere la promessa elettorale che l’ha portato alla vittoria e alla sindacatura della città nelle file del PC di Marco Rizzo, ha deciso di rinunciare allo stipendio di Sindaco.

La decisione, presa insieme al Consiglio Comunale, porterà in beneficenza alle fasce più deboli della città,  anziani e bambini, una boccata d’ossigeno di circa 11.000 euro all’anno. Tale è la somma dell’indennità che spetta al Sindaco, (950 euro al mese per il Sindaco e 20 euro lordi al mese per i 3 consiglieri) il paese è troppo piccolo per avere gli assessori e le deleghe sono state date informalmente agli stessi consiglieri comunali.

“ L’avevamo messo nel programma elettorale, ci dichiara dopo averlo raggiunto al telefono, e in tal guisa abbiamo cercato di mantenere quanto avevamo prospettato agli elettori. Questo vuole essere un segnale politico in un piccolo paese dove l’impegno amministrativo è di 12/15 ore a settimana e le casse del Comune sono vuote. Infatti noi veniamo da una situazione di commissariamento e quindi le “forze” le devono dare gli Amministratori Locali. E le devono dare alle fasce più deboli, in primis i bambini e gli anziani, i quali vivono pesantemente una situazione di crisi.

Lei è un comunista: la popolazione anziana che è la maggioranza come si è trovata a votare un Comunista ?

L’hanno presa bene tutti. Perché io credo che quando da politico spieghi le cose; perché fai quella cosa; qual è stata la tua motivazione; quale è stato il tuo passato e senza nascondere le tue idee che possono essere anche completamente differenti da quelle dell’elettore. Hai un programma elettorale buono, dove si dice all’elettore guarda che tagliando su le spese della vecchia amministrazione per 100,00 mila euro; sulle consulenze esterne che noi non faremo più o puntando sui bandi comunitari che gli altri non hanno fatto; razionalizzando la pianta organica e colpendo i grandi abusi edilizi che sono stati fatti, troveremo le risorse necessarie per 200,00 euro l’anno e quindi tapperemo il buco – cosa per altro avvenuta perché siamo arrivati ad un bilancio in pareggio. Beh! Allora le gente ti vota, indipendentemente dal fatto che tu sia comunista, io addirittura mi definisco Marxista-Lenista. Io sono l’unico in Italia ad avere questa linea politica e pare che in Europa ve ne sia solo un altro che si trova in un paese dell’Andalusia…. e il Sindaco di Palagonia, in provincia di Catania, non è anch’egli Comunista ?… In verità, lui viene da una lista Italia dei Valori-Rifondazione Comunista io, invece, sono legato al PC di Marco Rizzo..

Ho notato che quando era all’opposizione della vecchia amministrazione, quella prima del commissariamento, lei ebbe ad intervenire contro la corruzione. Oggi che è Sindaco qual è lo stato della corruzione ?

“Abbiamo approvato pochi giorni fa un piano anti corruzione che abbiamo messo sul web a disposizione dei cittadini affinché possano dire la loro su questo piano come su quello della trasparenza. Per il resto la corruzione nei piccoli comuni si annida nella Dirigenza o meglio nelle posizioni Apicali che proprio perché sono piccole realtà abitative riescono a ritagliarsi delle fette di potere e sfuggono alla direzione politica del Sindaco e dell’Amministrazione. Sembra paradossale ma succede proprio il contrario di quello che si possa pensare, e cioè la dove c’è un Dirigente non “attaccato politicamente al Sindaco” potrebbe anche fungere da contraltare; la dove c’è un funzionario che dice la trattativa privata non si può fare ma bisogna fare l’appalto ecc, ecc…, beh, io penso che nei piccoli Comuni deve avvenire al contrario, perché la corruzione di può benissimo annidare nei gangli della sfera burocratica. Nei grandi Comuni, invece, si verica che dove ci sono gli Assessori, la lottizzazione politica dei partiti indentifica la spartizione della torta con la spartizione delle ditte che devono lavorare. Questo è deprecabile ma è il frutto della situazione che stiamo vivendo in Italia con scomparsa di ogni riferimento all’etica e gli esempi di Lusi da una parte e Fiorito dall’altra sono l’emblema della degenerazione di quei partiti che fanno parte dell’alveo parlamentare.

Essendo un Avvocato libero professionista, un “cattivo” potrebbe pensare che della quota a cui rinuncia potrebbe pure farne a meno. In questo senso, i suoi consiglieri che hanno rinunciato a loro volta come si trovano messi ? Lavorano, sono disoccupati…

Rispondendo ad una domanda simile rivoltami da un suo collega, ho riferito quali sono state le reazioni dei miei concittadini, le quali sono andate da chi mi considerava matto per aver rinunciato a 11 mila euro in un periodo di crisi come questo oppure a quelli che affermavano che guadagnavo oltre 100 mila euro e quindi non avrei sentito il peso della scelta fatta. La verità è che io vivo con 1500 euro netti al mese , devo pagare il mantenimento di mia figlia essendo separato,  e quindi se andiamo a guardare la dichiarazione dei redditi, perché non ho niente da nascondere, io ho un reddito che è pari a quello di un operaio con circa 40 anni di contributi. Questo significa che l’ho fatto non perché me lo posso permettere ma l’ho fatto per dare un segnale, E cioè da qui deve partire un messaggio e mi auguro che anche altri sindaci del territorio facciano la mia stessa scelta….i miei Consiglieri sono un disoccupato, un Carabiniere in pensione e un laureando in scienze politiche ed anche se prendono un massimo di 100 euro all’anno circa, a titolo di gettone di presenza pari a circa 20 euro lorde, il loro gesto di rinuncia è equivalente in tutto e per tutto al mio.”

Dopo questa bella intervista ci siamo ricordati che anche l’Amministrazione Accorinti aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbe voluto fare qualche gesto simile e senza voler fare paragoni tra un’Amministrazione che comporta un impegno orario di 12/15 ore alla settimana e un’altra come quella di Messina che supera abbondantemente le 12/13 ore quotidiane, siamo andati a sentire il Sindaco e alcuni degli Assessori sullo stesso tema.

Il Sindaco di Messina Renato Accorinti

“Io ho dichiarato sempre la stessa cosa, fin da prima della mia elezione, e lo dico ancora una volta con molta chiarezza, Sul mio stipendio, sul mio stipendio di Sindaco verrà estrapolata la quota pari allo stipendio d’insegnate, (la precedente attività lavorativa del Sindaco di Messina) e la parte di stipendio, di stipendio (ripeto le cose perché poi non c’è una sola volta che io dica una cosa e poi se ne riportino altre) …io ha dato la mia parola alla città ed è una cosa che ho detto almeno 50 volte, e ho detto: “il giorno dopo che finirà il mio mandato…e quanto durerà, un anno, due anni, tre anni saranno i giudici a stabilirlo (il riferimento è alla possibilità che il ricorso rigettato dal TAR di Catania e che ha visto confermata l’elezione del Sindaco Renato Accorinti possa essere appellato Ndr)…e la mia uscita da questo Palazzo; faccio una conferenza stampa, stacco l’assegno e dirò a chi andranno quei soldi. Eppure se ancora non ho deciso… vorrei darli per una cosa fatto per gli ultimi e che resti alla citta. Perciò non saranno nel calderone del comune, ma sarà una cosa per i senzatetto piuttosto che per i poveri a secondo di quanto sarà l’importo. In realtà dovrei essere io a pagare la città, perché pure se è difficilissimo essere il Sindaco di una città come questa con tutti i suoi problemi… è una cosa affascinante ed un amore profondo per questa Città che è stata stuprata dal punto di vista culturale, spirituale ed economico…

Il Vice Sindaco ed Assessore al Bilancio Guido Signorino

Intanto vi sono condizioni personali molto differenti, vi è chi ha lasciato il lavoro; c’è chi non ha un lavoro; c’è chi ha terminato o sta terminando il suo assegno da ricercatore e quindi le posizioni personali sono le più varie. Per quanto mi riguarda, noi abbiamo sempre detto che ci siamo messi a fare questo servizio non per motivi d’arricchimento, naturalmente neanche per un motivo d’impoverimento, per cui l’impegno che io avevo assunto al netto delle spese vive era quello di devolvere il 50% di quello che avrei preso. Detto ciò il modo in cui questo avviene, io avevo pensato che avremmo potuto costituire un fondo da alimentare di volta in volta…

Assessore Antonino Mantineo

Per quanto mi riguarda essendo un Proff. Universitario e non essendomi messo in aspettativa il taglio dell’indennità d’Assessore è già del 50%, in più un’ulteriore 30% è decurtato per la situazione finanziaria del Comune che alla fine produce un’indennità di 950 euro al mese. Io credo che con il lavoro che faccio questo compenso sia più che tagliato ed è il minimo che potrebbe essere richiesto ad una persona che lavora stabilmente. Quindi la situazione è da riferissi piuttosto a coloro che non essendo in aspettativa sono a tempo pieno amministratori ed hanno diritto all’intera indennità. In ogni caso il messaggio che ha voluto dare il Sindaco Accorinti rimane valido ed un messaggio che è non solo rivolto a voler ridurre i costi della politica ma anche un messaggio rivolto alla città-

Assessore Gaetano Cacciola

Ai tempi della Campagna elettorale, Renato Accorinti aveva detto che per quanto riguarda gli assessori non avrebbero avuto di più di quanto guadagnavano al momento della campagna elettorale. Io in questo momento mi trovo in una situazione che sembra paradossale, perché guadagno di meno rispetto a quello che guadagnavo prima. Ed infatti, come dipendente pubblico e Dirigente del CNR avevo anche la Direzione e la conseguente indennità per cui pur essendomi dimesso da Direttore continuo a prendere lo stipendio di Dirigente ma ho perso l’indennità che era di più di quanto prendo come assessore. ( In altri termini come per l’Assessore Mantineo l’indennità politica è stata decurtata del 50% per non essere in aspettativa e di oltre un 30% per lo sforamento del patto di stabilità e pertanto un netto di 950 euro al mese Ndr)

Assessore Sergio De Cola

Io lo dico con molta sincerità, io non ho uno stipendio e non ho un lavoro, e non posso… L’ho sempre detto, come l’ho detto con molta correttezza anche al Sindaco, il quale ci ha lasciati liberi di poterne fare una valutazione personale,

Assessore Daniele Ialacqua

Io sono in aspettativa e senza stipendio, mia moglie è disoccupata ed io lavoro a tempo pieno al Comune per uno stipendio lordo di 3300 euro e al netto 2400 euro al mese e senza 13* mensilità. Una quota di queste somme la destino sia al movimento (CMDB ndr) che alle spese del mio Assessorato, perché sinora per assenza di fondi ho dovuto pagare volantini locandine e altro per le campagne per l’ambiente e la raccolta differenziata che l’amministrazione ha avviato. In definitiva mi restano circa 2000 euro al mese. Io in campagna elettorale avevo detto che avrei ridotto la mia indennità per i progetti che avevamo intenzione di fare, però onestamente non sapevamo che era già stata ridotta per la decurtazione del 30% dovuta allo sforamento del patto di stabilità. E’ ovvio che se ritornassimo nei parametri del patto di stabilità e l’indennità si ripristinasse avrei una quota in più da destinare al progetto oppure li metterei a disposizione del mio Assessorato in modo da risparmiare i soldi del Comune. 

Pietro Giunta

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