Sono solo le 20.30, i negozi hanno da poco abbassato le saracinesche e la città piomba nel buio e il deserto degli sguardi, l’assenza degli abituali frequentatori dei luoghi autorizza chi, figlio di pensieri ignoranti e meschini, a mettere a segno i suoi progetti squallidi e delinquenziali.
Siamo a largo Gaetano Martino, un breve slargo che celebra uno dei nostri concittadini illustri, colui che da ministro degli esteri pone la nostra città al centro di un progetto che vede celebrare proprio a Messina la nascita della comunità europea, già la nostra città, la stessa che da sempre è stata fonte di sviluppo culturale, sociale e politico.
In questa terra si sono evoluti grandi personaggi della storia e al contempo grandi stupidi hanno calcato lo stesso suolo e questa sera uno di questi imbecilli ha dato piena dimostrazione della sua esistenza tagliando un albero di agrumi ornamentale, proprio lì sotto gli occhi increduli di Gaetano Martino.
L’albero in oggetto mostra chiaramente i segni della violenza, il tronco appariva infatti segato e la parte sommitale giace tristemente a terra carico dei suoi frutti,agrumi, simbolo della nostra terra unitamente all’idea che la nostra città possa mai avere un futuro diverso, fatto magari di gente orgogliosa di appartenere ad una bella città, accogliente e desiderosa di crescere nella legalità e nel lavoro.
L’unica domanda che mi pongo è : cui porodest? A chi è servito questo gesto di ulteriore violenza ? A questo ovviamente non ci è dato comprendere, certo è che le attività commerciali che prima venivano nascoste dalla sempreverde chioma e dagli aurei frutti, ritrovano adesso respiro e visibilità