Una, nessuna e centomila è il titolo di una rassegna di incontri in cui si discuterà del ruolo delle donne nella società contemporanea.
Il ciclo, organizzato dalle associazioni Liberi Tutti e Suoni della Terra di Capaci, paese alle porte di Palermo e teatro di una delle stragi più cruente della Repubblica, nasce con l’intento di vivacizzare un territorio culturalmente legato a dinamiche che relegano la donna ai margini della società, priva, ancora, di capacità di autodeterminazione e assunzione diretta di responsabilità, ma non senza incongruenze e conflitti.
Il primo dei tre incontri, svoltosi lo scorso 18 ottobre, ha ospitato la presentazione di Camicette bianche, oltre l’8 marzo di Ester Rizzo (Navarra Editore), il libro che, per la prima volta in Italia, restituisce i nomi e le storie alle 38 italiane (24 delle quali siciliane) morte nel rogo della Triangle W.C., la fabbrica di camicette americana da cui è nata la Giornata Internazionale della Donna.
“Donne e mafia” è il titolo del secondo dei tre appuntamento che si terrà il prossimo 8 novembre. Mafia subita e mafia agita. Qual è il ruolo delle donne nella continuità della sub-cultura mafiosa? E cosa succede quando sono proprio le donne a spezzare questa catena perversa che partorisce morte? A queste e ad altre domande cercheranno di rispondere la Professoressa Alessandra Dino dell’Università di Palermo, associato di sociologia giuridica, scrittrice di numerosi saggi e studiosa di fenomeni criminali di tipo mafioso; Daniela Dioguardi, ex deputata e componente dell’Udi di Palermo che ha scritto un suo contributo in Ho fame di Giustizia di Angela Lanza (Navarra Editore), il libro che racconta l’esperienza delle donne del digiuno, quella protesta estrema che ha portato tante donne in piazza Politeama, a Palermo, all’indomani della strage Borsellino. Infine la testimonianza dolorosa ed emblematica di Michela Buscemi, l’unica donna costituitasi parte civile nel primo maxi processo alla mafia e che ha pagato questa scelta con l’isolamento da parte della famiglia di origine.
L’ultimo convegno, in programma per il 22 novembre, vuole essere un momento di riflessione in vista della giornata sui femminicidi. Se ne discuterà con Sonia Spallitta, avvocato del foro di Palermo, Rosa Maria Muratori, psicoterapeuta; Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato e Francesca Marando, Ispettore di Polizia.
Tutti gli incontri saranno coordinati da Serafina Ignoto e si terranno presso la Sala Macine del palazzo Comunale di Capaci a partire dalle ore 17,00.