Voto di scambio, finalmente se ne discute

I numeri nel nuovo Parlamento sembrano incoraggiare provvedimenti di contrasto alla corruzione e al cosiddetto “voto di scambio”. Alleati nelle commissioni i Democratici e i Cinque stelle, resistenze dal Pdl. Accolto l’appello sottoscritto dalle migliaia di  cittadini per la calendarizzazione veloce del testo.

Approvata all’unanimità in Commissione giustizia la riforma del 416 ter che estende la punibilità anche al politico che “compra” consenso dalle organizzazioni mafiose promettendo futuri favori. La riforma della legge sul voto di scambio è così prossima alla discussione in Aula con tanto di calendarizzazione: martedì 15 luglio.

Il testo approvato in commissione estende la punibilità a “chiunque chiede o accetta la promessa di procacciamento di voti” con le modalità dell’associazione di tipo mafioso, “in cambio della promessa o dell’erogazione di denaro o altra utilità, ovvero in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze della associazione mafiosa di cui all’articolo 416-bis o di suoi associati”. Non solo voti in cambio di soldi, dunque, ma anche promesse di favori e appalti, come da anni chiedono le associazioni antimafia e molti magistrati in prima linea contro la criminalità organizzata. Il reato “è punito con la reclusione da 2 a 8 anni”.

In questo modo sarà possibile dare risposte alle migliaia di cittadini che hanno firmato la petizione della campagna di Libera e del Gruppo Abele e il Paese potrà avere una nuova normativa, attesa e cruciale, per il contrasto alla corruzione perché colpisce il voto di scambio politico-mafioso non solo nei casi in cui ci sia una utilità economica.

“Oggi (dichiarazione del 24 giugno scorso) cade il centesimo giorno dall’inizio della legislatura – dichiara Sergio Lo Giudice, parlamentare Pd nato a Messina ma eletto in Emilia Romagna –  termine entro il quale più di 300 parlamentari si sono impegnati, anche sulla spinta di 250.000 firme di cittadini, ad estendere il reato di voto di scambio anche allo scambio fra voto e favori ( appalto, agevolazioni illegittime) e non solo allo scambio economico. La proposta di legge é già in discussione alla Camera e speriamo che presto possa approdare in Senato. Io ho già firmato in marzo il disegno di legge n.19 contro la corruzione , primo firmatario Pietro Grasso, che contiene la modifica richiesta e successivamente il ddl Lumia Casson su voto di scambio e auto riciclaggio e il ddl R.Ghedini-Fedeli sul voto di scambio. L’intergruppo parlamentare “dei braccialetti bianchi”, dal simbolo della campagna, é al lavoro. Con l’impegno di tutti possiamo farcela entro l’estate.”

“Nei prossimi 15 giorni che ci separano dalla data del voto – scrivono dalla piattaforma Riparte il futuro  – dobbiamo provare a convincere quanti più parlamentari a votare in Aula per la modifica di questa legge così importante”.  In precedenza sono stati oltre 68.000 i sostenitori dell’appello alla Presidente della Camera Laura Boldrini per dare corso ad un provvedimento fortemente sostenuto dalla campagna anti-corruzione promossa da Libera e da Avviso pubblico, alla quale al momento aderiscono 98 senatori e 262 deputati.

A garanzia della riforma del 416 ter lo stesso Guadasigilli Anna Maria Cancellieri: “Nel campo della lotta alla criminalita’, organizzata, bisogna lavorare sul fronte del voto di scambio e dell’introduzione del reato di autoriciclaggio. Riguardo al primo aspetto, questo “potra’ avvenire – ha sottolineato il ministro – nel corso dell’iter parlamentare dei diversi disegni di legge, attualmente in discussione, volti a estendere la punibilita’ della fattispecie del cosiddetto ‘voto di scambio’”.

Il Pdl in tutto questo annuncia però battaglia già al primo vagito in aula del testo base.