Creare un punto di aggregazione per i giovani con l’obiettivo di promuovere l’integrazione sociale e culturale, offrendo servizi che sostengano la creatività, in ogni sua forma. Questo lo spirito di ‘Wind of change’, associazione di promozione sociale nata nel 2014 che giorno 20 ottobre ha inaugurato la nuova sede presso i locali del Centro di solidarietà F.A.R.O. (FRATERNO AIUTO RIABILITAZIONE ORIENTAMENTO) di Messina.
Musica e tanta arte per una festa che ha visto grande partecipazione da parte di una cittadinanza visibilmente coinvolta in un’attività che si inserisce a pieno nello spirito di cambiamento promosso dal progetto. Un cambiamento necessario in un contesto in cui la multiculturalità diviene sempre più normalità, e in cui la necessità di spazi gratuiti in cui i giovani possano esprimersi liberamente è sempre più evidente.
“E’ uno spazio pensato per promuovere l’integrazione tra le culture, per offrire ai minori migranti la possibilità di inserirsi nella società e ai giovani di stare insieme ed esprimersi liberamente” ci racconta la professoressa Esmeralda de Maria, che spiega come l’obiettivo sia quello di creare un luogo in cui promuovere l’aggregazione e la cultura in ogni sua forma: “i partecipanti potranno contare su uno spazio in cui incontrarsi, studiare insieme, guardare film, partecipare ad attività ricreative, lavorare ai propri progetti artistici e seguire corsi di vario genere. A breve inizierà il corso di italiano per i migranti, già iniziato da tempo al di fuori di questa sede, ma i progetti sono tanti e contiamo di incrementare con diverse attività”.
“Il fatto che la sede sia inserita all’interno di una comunità di recupero per i tossicodipendenti – spiega il presidente Antonello Sidoti – conferisce ancora più importanza al progetto, mostrando come si possa crescere insieme, anche con queste realtà”. Un forte messaggio che unisce all’integrazione interculturale quella sociale, attraverso un cammino che rispetti a pieno il percorso di riabilitazione dei ragazzi del centro, che, come ci spiega la professoressa Bianca Cordovani “verranno coinvolti nel rispetto del percorso di ognuno, in attività in cui sarà possibile realizzare qualcosa tutti insieme. Si punta a un’integrazione a 360 gradi contro ogni forma di emarginazione”.
Tante idee e proposte. Un progetto in divenire che si inserisce a pieno in una quotidianità in cui l’integrazione si impone sempre più come una necessità. Ciò che è importante sottolineare, è la novità rappresentata da Wind of change: un’associazione rivolta non solo all’integrazione dei giovani migranti, ma anche e soprattutto all’offerta per TUTTI I GIOVANI di uno spazio pensato per loro, in cui sia possibile esprimersi liberamente. Uno spazio in cui l’arte, in ogni sua forma, sia veicolo di crescita.
GS Trischitta