accessibile.gov.it: anche la rai tra i siti poco accessibili

Il portale Rai potrebbe essere più accessibile. Un gruppo di appassionati ascoltatori della radio ipovedenti lo ha segnalato ad accessibile.gov.it. Così infatti funziona il nuovo portale dell’Osservatorio per l’accessibilità dei servizi delle PA, on line da pochi giorni per controllare e verificare l’effettiva rispondenza dei siti pubblici alla Legge 4/2004, la più nota Legge Stanca sull’accessibilità. Lo riporta Giada Lonardi su Comunicatori Pubblici
ROMA – La Rai è in buona compagnia visto che tra le segnalazioni ci sono già molti comuni e altri enti pubblici già evidenziati come poco trasparenti e difficilmente navigabili con tanto di motivazioni ed esempi dettagliati. In mezzo ai siti denunciati come poco accessibili anche il portale del Governo e del ministero dei Trasporti, del Miur e della Conte dei Conti, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inpdap. Non mancano aziende Asl e Uffici scolastici. Insomma, i fruitori dei portali di enti pubblici non hanno perso tempo a controllare e verificare il rispetto dei criteri stabiliti dalla legge che dovrebbe assicurare a tutti il diritto d’accesso ai servizi informatici pubblici.
Promosso dal Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica e realizzato dal Formez, il portale accessibile.gov.it permette ai cittadini di segnalare problemi di accessibilità e usabilità dei siti web delle Pubbliche amministrazioni, le difficoltà di fruizione che possono avere utenti con disabilità a navigare i siti delle PA centrali e locali, degli enti pubblici e delle aziende private concessionarie di servizi pubblici. Lo spirito è dato dalla massima interattività. Gli utenti possono proporre dei suggerimenti relativamente ai servizi offerti dal sito per apportare delle migliorie. La segnalazione viene fatta con le faccine emoticon a cui ormai molti utenti sono bene abituati con il progetto Linea Amica.

Come funziona la procedura.
Le procedure sono queste: ogni indicazione è caratterizzata da un numero di riferimento, la Url del sito segnalato, la data e da un emoticon che cambia colore passando dal rosso dello stato iniziale al verde di quello finale, quando gli aggiustamenti per rendere il sito accessibile sono stati messi a punto con la collaborazione tra ente segnalato e Osservatorio.
L’analisi del singolo caso viene assegnata ad uno staff di esperti di accessibilità e nel frattempo pubblicata nella sezione Elenco segnalazioni con una faccina imbronciata rossa. Successivamente il problema viene segnalato alla Amministrazione competente, che cercherà di risolverlo anche con l’aiuto degli esperti dell’Osservatorio (faccina gialla). Una volta risolto il problema apparirà la faccina sorridente di colore verde.

Il caso Rai e la petizione.
Tornando al sito Rai, non c’è dubbio che si tratti di un portale ricco di contenuti, ma è pur vero che ci sono barriere per gli ipovedenti, per chi si muove con difficoltà sulla tastiera del computer, per chi non dispone di attrezzature informatiche potenti e aggiornate. “Le barriere tecnologiche di un sito così complesso, una grafica che non può essere facilmente convertita in comandi vocali, vanificano la possibilità di fruire dei vantaggi che offre la rete”. Questo il contenuto della lettera inviata dal gruppo di firmatari a RaiNet e ai vertici Rai per segnalare l’anomalia, ricordando ai responsabili del sito che “la presenza web di un ente pubblico non può – per legge, e nella lg Stanca si parla anche di concessionarie – trascurare le fondamentali esigenze dei disabili e di chi non può permettersi computer troppo costosi”. (Giada Lonardi)